sabato 3 maggio 2014

POSTI LETTO INTERMEDI E FUTURO DELLA SANITA'

Presidente Luca Zaia
Assessore Luca Coletto

Oggetto: Realizzazione Posti Intermedi e futuro della Sanità in Veneto


Chiediamo cosa stia succedendo all'organizzazione della sanità, e se possibile un incontro con Voi in Regione.
Avete pensato ai posti letto intermedi per riformare sia i servizi che i costi del servizio sanitario, il che sulla carta è piaciuto a tutti ma non avete spiegato nel frattempo cosa sarebbe successo.
Noi proviamo a raccontare ciò che vediamo e abbiamo visto in questi anni, in cui il Comitato Salute del Delta è attivo.
Questi posti intermedi nei primi anni di realizzazione non daranno nessun tipo di risparmio effettivo, perchè i costi fissi degli ospedali non caleranno; quale sarà il risparmio vero? Avverrà con il blocco delle assunzioni di personale medico e sanitario di fronte ai pensionamenti? Con la chiusura di ospedali? Con la riduzione delle Ulss?
Nel mentre si cerca di fare chiarezza però, di fatto, questi posti letto saranno un ulteriore costo per i cittadini. Serviranno soldi per realizzare tali posti nel territorio, e inoltre avete previsto una partecipazione alberghiera sia per gli ospedali di comunità (dal 30 giorno) sia negli URT (dal primo giorno!!) contravvenendo al principio costituzionale del diritto alla Salute.
Ricordiamo che noi cittadini paghiamo le tasse per questo diritto.
Contemporaneamente continuano a nascere in Veneto nuovi Ospedali, in project financing, pratica che ci risulta sia osteggiata proprio da lei Presidente.
Non ultimo l'ospedale di Schiavonia, che creerà problemi agli ospedali vicini.
Cosa comporterà la nascita di questo Ospedale per gli Ospedali limitrofi?

In ogni Ospedale ricordiamo che sono stati investiti anche negli ultimi anni milioni di euro, per migliorare edifici e attrezzature.
Non temiamo che ci chiudiate gli ospedali in modo immantinente, ma che li svuotiate di servizi.
I Medici di famiglia sono stati coinvolti nel progetto? Esiste un accordo?
Siamo sicuri che con le vostre scelte abbiamo risparmiato i soldi dei cittadini nell'organizzare la sanità regionale?
Per quanto riguarda le Ulss notiamo come spesso quelle più piccole siano quelle che riescono a razionalizzare meglio raggiungendo un pareggio di bilancio se non un utile, grazie ai salti mortali dei dipendenti, mentre quelle più grandi accumulano debiti di milioni di euro, qual'è la strada migliore da seguire?

Comitato Salute del Delta

lunedì 14 ottobre 2013

PER I DIABETICI DELLA PROVINCIA DI ROVIGO CHIEDIAMO IL RISPETTO DELLA LEGGE

Il Comitato Salute del Delta esprime piena solidarietà alla richiesta delle Associazioni dei Diabetici espressa dai presidenti Fulvio Osti e Giovanni Veronese. La risposta dei dirigenti delle Ulss18 e 19 Pietro Girardi e Arturo Orsini, che difendono la scelta della Regione Veneto di dare un'unità semplice a Rovigo con un primario nominato dal dirigente, in luogo di un'unità complessa con 4+2 posti letto è censurabile, perchè non rispetta nè la legge nazionale nè quella regionale votata dalla stessa  maggioranza politica che governa il Veneto. Questa scelta conferma un paradosso in cui il Veneto autocensura un piano regionale e una legge che erano state oggetto di elogi e di una presentazione presso il Senato, per la bontà con cui era stata costruita. La domanda è perchè? cosa vogliono costruire con queste scelte? Chiediamo il rispetto della legge. Ci uniamo inoltre alla proposta avanzata di chiedere un tavolo provinciale che unisca tutti i soggetti interessati alla sanità, al fine di raccogliere ulteriori osservazioni e correzioni, dato che il presedente della regione Zaia e l'assessore alla sanità Coletto hanno dato la loro disponibilità ad ascoltare tutti fino all'ultimo minuto prima dell'approvazione in giunta.

domenica 6 ottobre 2013

LETTERA AL SINDACO DI ADRIA


“L’orgoglio di essere disonesto”

Se impegnare ore del proprio tempo per informarsi e informare i cittadini sullo stato dei servizi socio sanitari del Delta vuol dire essere disonesti, io lo sono con orgoglio. Il telefono del direttore generale dell’Ulss19 conosce a memoria il mio nome, per le innumerevoli volte che ho disturbato il direttore per avere spiegazioni e informazioni certe. Il comitato si  è sempre mosso nel rispetto delle istituzioni nel duplice tentativo che queste si facessero carico di far sentire la voce del territorio e informare i cittadini, senza creare terrorismo o allarmismo come lei afferma. L’opportunità di indire un consiglio comunale aperto sul tema della sanità era stato  da lei ampiamente condiviso, come aveva condiviso subito l’idea che fossi io a richiederglielo tramite i quotidiani, chiaramente per toglierle le castagne dal fuoco rispetto alla sua maggioranza politica. L’anno scorso era con noi a raccogliere le firme per la difesa del territorio, ma ora qualcosa è cambiato, che cosa? Se doveva difendere i consiglieri regionali a lei vicini politicamente, lo poteva fare senza scendere nel vile rito dell’offesa pubblica. Ha il mio numero di telefono, e molte volte lo ha usato per chiedermi una mano sui temi d’interesse della nostra comunità, poteva chiamarmi ed invitarmi ad un confronto privato, anche aspro, nel rispetto della persona, come ho fatto io altrettante numerose volte. Invece ha fatto una scelta precisa delle parole, ed è venuto meno ancora una volta al suo ruolo istituzionale di sindaco, e in maniera simile a quanto era successo alla presidente della conferenza dei sindaci (curiosa coincidenza), si è permesso di denigrare una parte di cittadini che si sta impegnando ogni giorno affinchè il tema della salute non sia merce privata ed esclusiva della politica. Se non l’ha capito o non ne è convinto, la salute non ha colore di alcun tipo, ed è bene comune primario di tutti, come è sancito dalla costituzione italiana, e così va difesa. Così  infatti un anno fa io avevo chiamato a raccolta tutte le forze politiche, senza lasciar fuori nessuno, per capire quale destino si prospettava per la sanità del Delta alla luce dei tagli economici decisi dal governo centrale,a differenza di lei, che oggi difende impropriamente la salute intesa da chi governa la regione. Nell’ultima conferenza dei servizi, a cui lei era presente, il direttore generale ha chiaramente detto che il servizio per i diabetici previsto nella nostra Ulss19 secondo le indicazioni delle schede regionali è “a discrezione del direttore generale”, il che va contro il piano regionale che lei cita; il nostro punto nascite non ha il numero di parti necessario per rimanere aperto, e noi abbiamo chiesto cosa intenda fare il direttore generale per recuperare quelle 30 40 nascite necessarie; abbiamo perso dei lavoratori nel reparto analisi per la riorganizzazione dei servizi con l’Ulss18; i dati di tempi di attesa e di degenza tra Adria e Portoviro sono molto diversi per numerosi servizi; la razionalizzazione dei servizi non è una nostra invenzione, ma una necessità che il territorio dovrà affrontare se non vorrà subire le scelte politiche calate dall’alto senza aver costruito una propria proposta credibile e sostenibile: noi abbiamo semplicemente chiesto il perchè di molti punti a noi oscuri, senza accusare od offendere nessuno. Lei che dati ha? Sulla base di cosa si è scagliato contro di me e il comitato di cui sono portavoce? Mi permetto di dire che andremo avanti nonostante lei e le persone che vivono la politica come lei, e saremo al servizio di tutti i cittadini, non solo dei più forti.

Omar Barbierato 

sabato 14 settembre 2013

RISPOSTA ALLA PRESIDENTE BOVOLENTA

Abbiamo letto sui quotidiani oggi con sorpresa le parole della Presidente della Conferenza dei Sindaci Marina Bovolenta, e sinceramente non abbiamo capito il tono polemico della missiva. Il Comitato si è sempre mosso con correttezza verso le istituzioni, cercando di informare in modo altrettanto corretto e urgente i cittadini. Questa nostra risposta ha infatti il senso di non alimentare alcun tipo di polemica e di chiarire ulteriormente gli obiettivi di questo Comitato. Abbiamo mandato diverse mail private alla Presidente Bovolenta chiedendole in momenti diversi di organizzare incontri pubblici sulle schede ospedaliere, ma abbiamo sempre ricevuto risposta negativa con varie motivazioni; l’unica differenza nella circostanza a cui fa riferimento la Presidente nell’articolo di oggi, è stata  che la nostra ultima richiesta non è stata più inviata in modo privato ma ufficiale,  protocollata presso l’ufficio apposito dell’Ospedale di Adria ed inviata per conoscenza ai giornali locali. Il Comitato pensa che informare i cittadini e creare momenti di confronto con gli stessi  sia un modo importante e necessario per riavvicinare le istituzioni al territorio, e per  discutere sulle decisioni che riguardano l’organizzazione dei servizi socio-sanitari dei prossimi anni di 75 mila cittadini. Torniamo anche sulla successione temporale dei fatti riportata dalla Presidente, che purtroppo non è corretta: il Comitato ha incontrato a Giugno la Presidente e il Direttore Pietro Girardi, e ha riportato alla stampa tramite un comunicato concordato con la stessa Presidente che l’incontro è stato cordiale ed è stato l’inizio di una possibile collaborazione tra comitato ed istituzioni. Dopo aver raccolto ulteriori dubbi sulle schede ospedaliere ed aver contattato ancora la Presidente, su sua indicazione abbiamo contattato il direttore Girardi, da cui abbiamo avuto risposte che non aprivano a soluzioni certe su tutti i dubbi presentati, ma più intenzioni di azione da mettere in campo per ovviare ai tagli sanciti dalle schede. Abbiamo quindi contattato il sindaco di Adria chiedendo un Consiglio Comunale aperto sulla Sanità a cui abbiamo avuto però risposta negativa e abbiamo evidenziato tramite più articoli l’esigenza che tutti i sindaci del Delta si attivassero nei rispettivi Consigli Comunali per organizzare incontri aperti. L’ultimo passaggio è stato dunque quello di rivolgerci pubblicamente ai due massimi rappresentanti della Sanità Polesana, come garanti del nostro territorio. Notiamo inoltre che la risposta data proprio ieri dalla Presidente Bovolenta e dal Direttore Girardi  al Presidente dell’Associazione dei Diabetici Fulvio Osti, apparsa sui quotidiani, sia una testimonianza importante che i dubbi e le criticità rilevati sulle schede ospedaliere siano più che concreti e legittimi, e non possano essere risolti tramite colloqui privati tra pochi, senza una presa di posizione chiara del territorio portata avanti da tutti i Sindaci del Delta, in cui si evidenzino i problemi creati dai tagli e si facciano proposte sulla razionalizzazione dei servizi tenendo conto delle criticità del nostro territorio. Pensiamo dunque di aver agito in modo corretto e con spirito di Impegno verso un Bene Comune imprescindibile quale è la Salute. Stiamo cercando di organizzare in tempi brevi un incontro pubblico in cui non mancheremo di invitare sia la Presidente della Conferenza che il Direttore dell’Ulss19 a dimostrazione da parte nostra di una continua ricerca di collaborazione trasparente nei loro confronti. Nell’alto Polesine ci sembra che la sinergia tra Comitato dei Cittadini e Conferenza dei Sindaci stia mettendo le  basi per scelte di nuovi servizi che stanno caratterizzando le scelte che nel prossimo futuro potranno salvaguardare l’ospedale di Trecenta, per gli utenti e i lavoratori impegnati. Ci auguriamo che questo tipo di collaborazione possa nascere anche ad Adria, senza che le istituzioni vedano negli incontri pubblici un possibile momento critico, ma al contrario un momento di collegamento e confronto positivo con il territorio.

martedì 10 settembre 2013

Richiesta Incontri pubblici per illustrazione schede ospedaliere


Al Direttore generale dell’Ulss 19 Pietro Girardi

Alla Presidente Conferenza dei Sindaci Ulss19 Marina Bovolenta


Oggetto: richiesta incontri pubblici per illustrazione schede ospedaliere.


Il Comitato Salute del Delta torna a chiedere la vostra attenzione sulle schede ospedaliere della nostra Ulss19, perchè con le scelte che si andranno ad approvare con queste schede si deciderà dei servizi socio-sanitari che avremo nel nostro territorio per i prossimi 10-15 anni. Per questo motivo siamo a chiederVi di organizzare alcuni incontri pubblici sul territorio per illustrare le schede (attraverso un confronto tra la situazione dell’ospedale e dei servizi socio-sanitari quale è ora e quella che viene prefigurata con le schede in approvazione) raccogliere pareri, proposte e richieste dei cittadini. Noi come Comitato Salute del Delta abbiamo già individuato una decina di punti critici che vorremmo discutere con Voi. A nostro parere le schede così come sono condannano la nostra Ulss a tagli e riduzione dei servizi che abbasseranno la qualità della cura e dell’assistenza per i bisogni di 75 mila abitanti del comprensorio Ulss, senza contare i numerosi altri utenti provenienti dall’alto ferrarese e dal basso veneziano. Tali scelte devono essere il risultato di una condivisione e di un consenso delle popolazioni interessate, come succede per un Pat di un comune (l’Ulss di comuni ne interessa ben 10), perchè si tratta di scelte durature e gravose. Vi chiediamo dunque di chiedere alla regione Veneto una proroga dei tempi di discussione in V Commissione. Se per avere l’attuale Piano Socio Sanitario abbiamo aspettato quasi 20 anni, chiedere un mese o due di proroga per la discussione delle schede non sarà la fine del mondo. Su problemi tanto delicati e importanti come quello della salute la cosa più saggia non è fare presto, ma fare bene, che mai coincide col presto. In attesa di cortese, sollecita risposta, cordialmente saluto.

Omar Barbierato

portavoce del Comitato Salute del Delta

domenica 1 settembre 2013

NEGATO IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO PER LA SANITA' AD ADRIA


La scorsa settimana il Comitato Salute del Delta aveva chiesto al sindaco di Adria di organizzare un consiglio comunale aperto sulla sanità, visto che sono pubbliche le famose schede ospedaliere e si avvicina la scadenza per il direttore generale dell’Ulss 19 di tradurle nell’atto aziendale. Ieri mattina abbiamo appreso dal sindaco Massimo Barbujani che per lui e la sua maggioranza non e' necessario fare il consiglio comunale aperto da noi richiesto. E' bastata la visita di Leonardo Padrin e  il suo generico commento sull'operativita' dell'ulss 19 a rasserenare gli animi. Se uno va a leggersi le parole del presidente della Commissione Regionale Sanità Veneto scopre che nn c'e' niente di rasserenante, che non si parla dell’ospedale di Adria, e si ventila anche della fusione delle Ulss 19 e 18 come di una possibile futura soluzione per ridurre i costi, alla faccia delle 3000 firme raccolte dal comitato un anno fa insieme al sindaco di Adria, che ora dorme sonni tranquilli. Ancora una volta secondo noi la politica e l'amministrazione perdono il loro significato, la loro ragione d’essere: noi paghiamo gli amministratori per raccogliere le esigenze del territorio per  elaborarle e trasmetterle alla regione, e poi verificare e discutere ancora i risultati ottenuti in un dialogo continuo con territorio e regione; tutto questo di fatto viene oggi negato. Perchè? Adria sulla sanità deve accettare quello che viene calato dall’alto, senza costruire una propria proposta o senza far sentire la propria voce? Allora iniziamo noi il dibattito pubblico, ponendo alcune delle domande che avremmo fatto nel consiglio comunale, e ci preoccuperemo noi di organizzare un incontro pubblico visto che ci viene negata la possibilità di affrontare un ragionamento serio in quello che dovrebbe essere il consesso naturale di queste discussioni: il consiglio comunale, appunto. Ecco le nostre domande: il laboratorio analisi verra' depauperato, portando così parte ingente dei servizi oggi eseguiti ad Adria all'ulss 18, noi, come Ulss 19, cosa otterremo in cambio? ci tolgono il primario di fisiatria? è possibile che manchi tale figura con i lungodegenti presenti all'ospedale? cosa si intende fare per incrementare il punto nascite e recuperare quei 30 40 nascituri che ci porterebbero al numero previsto dal piano regionale? Perche' l'ospedale di Adria ha subito questi tagli e praticamente non si e' toccato l’ospedale di Porto Viro, dove rimane ad esempio il primario di fisiatria? Chi deve controllare che il privato convenzionato agisca secondo gli accordi presi? Per determinate operazioni i giorni di degenza cambiano tra Adria e Portoviro, e' vero? Se si, perche'? Questo ha poi una conseguenza sulle schede ospedaliere? visto che la chirurgia di Adria figura che sfrutti poco i posti letto a disposizione perchè in realtà fa un determinato numero di operazioni con protocolli e tecniche che permettono il ritorno a casa dei pazienti in un tempo breve, con un risparmio economico per l’azienda Ulss. Cosa si intende fare per i diabetici? Verrà smantellata la rete costruita in quest’anni contravvenendo ad un progetto obiettivo regionale (2009) e a due leggi, una nazionale (l.n.115 del 1987) ed una regionale (l.r. 24 del 2011)? i costi delle strutture intermedie previste dal Piano Socio Sanitari saranno catalogati come spese sanitarie o sociali? cioè ricadranno sull’Ulss o sui Comuni? Sono stati fatti piani economici di previsione concreti? 
Omar Barbierato
portavoce Comitato Salute del Delta

sabato 24 agosto 2013

SCHEDE OSPEDALIERE: RICHIESTA CONSIGLIO COMUNALE


Il comitato Salute del Delta ritiene che sarebbe auspicabile che tutti i comuni dell' Ulss19 si esprimessero sui risultati delle schede ospedaliere e in particolar modo che venisse approntato un Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini ad Adria, sede dell'Ospedale, per discutere della richiesta di Sanità del territorio e della razionalizzazione imposta dai tagli del governo centrale. Tale consiglio dovrebbe essere approntato prima della fine d'agosto affinchè il Direttore dell'Ulss abbia ulteriori elementi prima di prendere le decisioni migliori per l'organizzazione dei servizi sanitari.
Omar Barbierato